Ok computer ... scusa, google

Scotty si rivolge ad un pc degli anni '80:
"Computer?"
senza ovviamente ottenere risposta.
"Forse usando la tastiera", gli suggerisce il nostro contemporaneo.
"Tastiera? ... Pittoresco" è la risposta un pò seccata di Scotty.

È una scena del film "Star Trek, rotta verso la terra" del 1986, nel quale l'Enterprise torna indietro nel tempo.
Una scena che mi è venuta in mente stamattina, mentre al mio tablet dicevo:
"OK Google"
provando a fare una ricerca, eseguire il navigatore verso una destinazione, ascoltare una canzone o aprire un'app con questa nuova funzione di riconoscimento vocale disponibile da questi giorni anche in Italia.
"Tra tre anni potremo parlare con i computer, come in Star Trek" si scriveva l'anno scorso. Ci siamo arrivati un pò prima.

In una stanza, dove ci sono diverse persone, è ancora un pò strano parlare verso un tablet dicendo "OK Google, crea un evento di calendario. Cena a Pula, sabato alle ore 21".

Mentre è decisamente più comodo, mentre si guida, invece di cercare di toccare delle iconcine nello schermo distraendosi dalla guida, dire semplicemente "OK Google, naviga, Via Roma" oppure "OK Google, ascolta, Rocco Hunt" per cercare e subito ascoltare un brano musicale.

Può sembrare strano all'inizio, ma si fa l'abitudine in fretta. Oggi ad esempio nessuno fa più caso allo squillo di un cellulare, ma negli anni '90 sentir squillare un cellulare in una riunione, o in un locale pubblico, era quasi un tabù.

E così come oggi guardando i personaggi di Star Trek che usano il communicator non vediamo così tanta differenza con la nostra quotidianità dei cellulari, presto il disagio potremo provarlo con quei computer che non ci consentono di parlargli come faceva Scotty, o l'astronauta di 2001 Odissea nello Spazio con il terribile computer Google 9000 ... ops, scusate, volevo dire HAL 9000.

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