Internet caccia fuori di casa i nerd

Leggo ancora ogni tanto qualcuno che nel voler parlare male dei nuovi media continua ad usare le argomentazioni dell'isolamento sociale, secondo il luogo comune che vede nei Nerd il tipico utente Internet.
Questi commentatori "ignoranti" ("ignorando" la realtà dei fatti in quanto spesso parlano per sentito dire e non per esperienza diretta), potevano sostenere questa tesi ai tempi dei "personal computer" non collegati in rete, e forse già nel caso dei video games poteva esserci una forzatura.
Ma certo con i "social network", che consentono di mettere in contatto persone vere che spesso si sono conosciute nella vita "off line" (non mi piace usare il termine "vita reale") e prima dell'avvento dei social network, e tramite questi riescono a rimettersi in contatto.
Ma ancora non basta: l'obbiezione diventa che invece di uscire e incontrarsi, la gente si mette in comunicazione nella solitudine della propria stanza e propria scrivania.
Anche questa argomentazione è destinata a venir spazzata via dai nuovi media che la tecnologia ci sta proponendo.
"Gicattoli" come Foursquare e Gowalla, Google Latitude e Facebook Places, che sfruttano la crescente diffusione di smartphone sempre connessi ad internet e dotati di GPS, portano gli utenti Internet a recarsi sui posti fisici, piuttosto che consentire agli utenti in mobilità a sfruttare la loro geolocalizzazione.
Geosocial networking è il termine più adatto per descrivere fenomeno destinato a cambiare profondamente il modo che abbiamo di relazionarci nella società dell'informazione.

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