C'e' ancora qualcuno che pensa che i DRM siano una buona idea?

La Free Software Fundation l'aveva gridato a piena voce, con il sito defectivebydesign, che vuole più o meno dire che sono difettosi già dalla fase di progettazione.
E nonostante gli intensi dibattiti, l'industria dei distributori o degli editori (che non vanno confusi, come a loro piacerebbe, con gli autori) ha continuato in tutti i modi a difendere questo sistema che dovrebbe garantirgli ancora il potere di esigere il dazio nel nuovo mondo digitale.
Ma ormai il re e' nudo: i DRM non funzionano.
Non funzionano sotto nessun punto di vista.
Non sono una protezione efficace, perche' continuano ad essere segnalati i meccanismi per sproteggerli, e l'ultimo dei quali e' banale quanto una stringa di 16 byte.
E i tentativi di nascondere la diffusione di questo codice, attraverso le solite minacce di azioni legali, ancora una volta non hanno fatto altro che aumentare l'interesse sulla cosa e conseguentemente la velocità di diffusione. Come anche il New York Times riporta nella articlo di oggi 3 Maggio 2007 "In Web Uproar, Antipiracy Code Spreads Wildly", oltre a non essere riusciti a bloccare il sito Digg.com dal pubblicare il codice, su Youtube un cantante ne ha intonato una canzone, e al momento sono oltre 100 mila gli utenti che la hanno ascoltata.
Ho provato ad inserire una ricerca di questo codice su Google, e mi propone oltre 227mila pagine che lo contengono.
Questo codice e' infatti una chiave per raggirare il sistema anticopia dei Blu-ray e HD DVD, che si propongono come i nuovi formati per i video ad alta definizione.

Ma la nota interessante è che questa storia fa emergere in tutta la sua gravità il paradosso dell'architettura dei DRM: il sistema utilizzato, chiamato AACS, è infatti fatto in modo tale che ogni produttore di sistemi abbia una chiave che gli consente di decodificare il contenuto protetto. Se la chiave diventa pubblica, viene revocata.
Secondo questo sistema il contenuto digitale protetto, sia che provenga da Blu-ray e HD DVD, da decoder televisivo o altri fonti, viaggia codificato lungo i cavi HDMI fino ad arrivare allo schermo per evitare di essere copiato.
E questa codifica viene fatta tramite queste chiavi. Se una chiave viene scoperta, attraverso la revoca si rende inutilizzabile l'anello difettoso della catena.
Nel caso recente, la chiave era del lettore software Win DVD distribuito dalla Corel che si e' vista costretta a rilasciare un aggiornamento ai suoi clienti.
E considerato che il crack che è stato scoperto è di natura tale che non puo' essere disabilitato, cosa succederà quando verranno rese note le chiavi di lettori DVD, o dei tanto pubblicizzati televisori ad alta definizione?
Quello che già succede con certi CD audio dotati di DRM: gli utenti legittimi, che comprano i CD nei negozi, che utilizzano impianti audio e video normalmente acquistati nei supermercati, non potranno utilizzare ciò che hanno pagato.

E saranno costretti ad aggiungersi alla schiera degli utenti un pò smaliziati (che ormai costituiscono la maggior parte delle persone), che con un computer si collegano a Internet per scaricare video e audio sprotetti, chiavi di decodifica e tutto quello che vogliono ... gratis.

Letture consigliate su articoli che hanno ispirato questo post.
New AACS cracks cannot be revoked, says hacker
So, who still thinks DRM is a good idea?
http://www.geekosophical.net/?p=104
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=82118b053f41168

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