Perché non esiste un Apple Media Center?

Punto Informatico del 16 Febrraio 2005 Perché non esiste un Apple Media Center? Rispondere a questa domanda significa comprendere la filosofia di Apple e la natura del Mac

Su questo argomento posso dare il mio contributo.
Per capire dove andiamo è sbagliato considerare che "quando una persona si mette di fronte ad un televisore 'spegne il cervello' ed assume un atteggiamento passivo nei confronti di quello che vede".
Questo probabilmente è una forzatura relativa alla tecnologia disponibile: se io sono l'uomo delle caverne, difficilmente avrò interesse a rimanere sveglio oltre il tramonto; ma con l'avvento della corrente elettrica, l'intervallo di tempo tra il tramonto e l'andare a dormire si è allungato e popolato di attività dentro e fuori casa.
Allo stesso modo avere un sistema nel salotto che mi fornisce diverse opzioni oltre a scegliere tra il primo e il secondo canale, mi consentirà di tenere acceso il cervello ed avere un attegiamento meno passivo.
Quando io mi siedo nella poltrona, e mi trovo di fronte alla scelta di centinaia di canali, la prima cosa di cui ho bisogno è quella di avere una guida utilizzabile per trovare in questo mare magnum di offerte quello che effettivamente mi interessa; e se nonostante questa grande disponibilità di canali non c'e' niente "in onda" che mi interessa, vorrò avere una alternativa "fuori onda", ovvero registrata; e da qui la necessità di programmare agevolmente tante registrazioni, di film e di trasmissioni, che mi consentano di usufruire di un mio palinsesto realmente personalizzato in tempi a me piu' comodi.
Importantissimo anche il time-shift, ovvero la possibilità di mettere in pausa un evento in diretta, se vengo interrotto da un evento come una telefonata.
E parlando di eventi in diretta, sempre più spesso viene proposto il coinvolgimento degli spettatori tramite l'invio di email: io non ho nessuna voglia di alzarmi e andare in un'altra stanza solo per mandare una email di insulti all'intervenuto alla trasmissione che in quel momento sta dicendo delle idiozie.
Internet sta in salotto anche per trovare informazioni mentre si guarda la tv, sia dietro sollecito del presentatore (" ...andate sul nostro sito per firmare la petizione all'indirizzo www.sciogliamoipooh...") sia perche' mi ricordo che quell'attore ha fatto un film, o semplicemente perche' vorrei verificare cercando su google una certa affermazione fatta in trasmissione; sempre piu' spesso il mezzo televisivo si nutre dalla rete e ne rivomita il contenuto sul suo schermo.
Ma anche per guardare interi programmi: con una banda da oltre 1 Mbit la qualità dello streaming può essere migliore di quella televisiva.
Non sono piu' desideri da fantascienza: tutte queste cose che ho detto fanno parte della mia attuale esperienza quotidiana: oltre centinaia di canali italiani, 2 canali della televisione svizzera che programmano in italiano, oltre ai canali spagnoli, inglesi, francesi, etc. (alcuni con doppio audio, che oltre all'inglese a volte significa film italiani con l'audio italiano originale), per non parlare di tutti gli altri; sulle guide ai canali, oltre quelle trasmesse direttamente via satellite, ci sono diversi siti on line sia dei broadcaster che di altri siti, e in edicola a 3,5 euro vendono una rivista con cd allegato contenente guida interattiva su cui impostare gli allarmi a video sui programmi che ho scelto come preferiti che stanno per andare in onda (ma ancora piu' semplicemente posso impostare il cambio canale automatico); spesso la notte il computer registra.
E parlando di streaming, su raiclick oltre alla possibilità di vedere in qualsiasi momento l'ultimo telegiornale, ci sono tantissime trasmissioni disponibili, fiction; e se purtroppo trasmettono ancora a 300K, l'immagine su un televisore appare decisamente migliore di quanto non appaia sul monitor del computer.
Forse io non posso essere considerato l'utente medio, ma un "early adopter", pero' è sempre successo che quello che fanno gli early adopter dopo un po' di tempo diventi un atteggiamento normale, gli esempi non si contano.
L'articolo dice che se non ci ha pensato la Apple a fare un media center, si stanno organizzando gli utenti.
Forse la Apple in futuro cambiera' idea, magari proprio spinta dal grande successo dell'iPod, che oggi qualcuno accusa di essere il monopolista della musica acquistata in rete, che dopo il collegamento allo stereo potrà collegarsi al televisore per farci vedere qui filmati a cui saremo abituati a portarci in giro.

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