Il podcasting ha superato il punto di non ritorno.

Ascoltando la registrazione n.200 di Adam Curry (un ex DJ di MTV) che viene ormai indicato come l'inventore del Podcasting, la sensazione che ho quella dei grandi momenti storici.
Il podcasting, per molti solo una curiosità interessante, è in realtà una rivoluzione che nei confronti delle radio avrà un effetto ancora più devastante di quanto gli mp3 non abbiano avuto nei confronti dei CD.
Gli ultimi sviluppi che stanno convergendo su questa tecnologia si muovono allo stesso modo con cui i chiodi vengono attratti da una calamita che ne passi sopra la loro scatola.
Intanto vanno ricordate alcune informazioni sul podcasting.
Come ha detto Peter Day in una sua trasmissione alla BBC: "La radio si sta diffondendo in maniera libera dai guardiani delle regole che hanno gestito ciò che tu puoi o non puoi sentire sin da quando la radio è stata inventata ... è nelle mani di chiunque abbia qualcosa, o niente, da dire ..."
Invece di "sintonizzarmi" su una determinata frequenza, ed ascoltare quello che tutti gli altri ascoltatori sulla stessa frequenza stanno ascoltando, con il podcast io mi "iscrivo" ad una serie di "podcaster", o selezionandoli da un elenco quale www.ipodder.org, oppure sul singolo sito che mi interessa.
Repubblica Radio ad esempio parte alle 10:00 del mattino ogni giorno, e produce un "podcast" ogni 15 minuti, fino alle 13:00 per un totale di 12 podcast al giorno.
In qualsiasi momento della giornata io posso collegare il mio iPod al computer e si riempie dei Podcast a cui mi sono iscritto, con le regole che ho impostato: cancella quelli del giorno precedente per la repubblica radio, mantieni gli ultimi 3 giorni del Daily Source Code di Adam Curry, mantieni tutti i podcast che hai scaricato di Music4iPodscom Jazz, mantieni l'ultima settimana di Esc From the World realizzato da Matthew Bischoff, un ragazzino di 15 anni che dimostra di capire molto più di tecnologia che molti editorialisti che scrivono su riviste tecniche, e che registra i suoi podcast quando (giustamente) ha qualcosa da dire.
Attualmente io sono iscritto a una settantina di feed
"ricordatevi di sintonizzarvi sulle nostre frequenze ... ", "domani stessa ora su questa stazione", jingle come questi diventeranno obsoleti?

Ma ecco quali sono le novità del podcasting, accennate da Adam Curry nel suo intervento al Gnomedex 2005 a Seattle:
- come riportato recentemente dalla stampa, il podcast sarà inserito direttamente dentro iTunes; non ci sarà quindi più un programma per iscriversi e scaricare i podcast, e uno per ascoltarli sul pc e trasferirli sull'iPod o su un altro player mp3;
- one click subscribe: un solo click per iscriversi; non che sia difficile adesso iscriversi ad un podcast, ma la cosa diventa ancora più semplice;

Ma soprattutto l'uso di bittorrent come protocollo per scaricare i file, e questo risolverà brillantemente quella che è stata la nota dolente di internet rispetto alle tecnologie di broadcasting. Infatti quando viene trasmesso un programma radiofonico o televisivo, il costo di ditribuzione non cambia se ci sono 1 utente sintonizzato o se ce ne sono 1 milione. Su Internet invece, ogni utente dialoga direttamente con il server, e ogni "accesso" ha il suo costo, e paradossalmente più un sito è di successo, e peggiori diventano le prestazioni a causa del carico sul server.
Le reti peer to peer hanno dato una risposta a questo problema: il traffico invece di andare tutto sul server, si distribuisce tra gli utenti che condividono il contenuto.
E bittorrent porta ancora più avanti questo modello, orientandolo maggiormente ai fornitori di contenuti. Chi vuole distribuire un file senza sovraccaricare i propri server mette il link al file bittorrent, e gli utenti invece di scaricare tutti dallo stesso server, man mano che scaricano il file in automatico si collegano tra di loro per scambiarsi i pezzi scaricati. Se consideriamo che un file mp3 di 30 minuti (parliamo infatti non di canzoni ma di vere e proprie trasmissioni radiofoniche) codificato a 64kbps (bassa qualità, adatta al parlato e non alla musica) occupa 15 Mb, è facile produrre un traffico notevole.
Lo stesso Adam Curry ci informa che adesso lui (senza bittorrent) per distribuire il suo podcast che è sicuramente tra quelli di maggior successo, spende circa 300 dollari al giorno per la banda.


E questo processo inevitabilmente ne scatenerà in un futuro non troppo lontano uno analogo nei video e quindi nella televisione.

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