dove ci porterà la banda larga?

Alcuni giorni fa ho sentito una intervista del responsabile dell'area clienti consumer di un Internet Provider italiano, sul tema dell'upgrade sulla capacità di banda che questi giorni gli ISP forniranno ai loro clienti.
La domanda dell'intervistatore era se tale aumento di banda significasse uno spostamento verso l'offerta di contenuti che fa pensare al tentativo di entrare in concorrenza con il media televisivo. Gia' in questi giorni Telecom con l'offerta di calcio e Tiscali con la proposta di film, sembrano avvalorare tale ipotesi.
Ma la risposta dell'intervistato merita di attenzione: il futuro dei contenuti lo faranno gli utenti stessi, sta già avvenendo ed è un trend destianto a crescere sempre più. Non solo scambio di foto, di file musicali e video commerciali, ma le proprie produzioni.
Vi invito ad esempio ad usare Mercora, che penso sia il primo sistema di "radio internet" peer to peer. Invece del normale scambio dei brani peer to peer, alla maniera dei vari limewire, bearshare, kazaa, che ognuno cerca uno per uno e scarica sul proprio computer, con Mercora ogni utente diventa contemporaneamente ascoltatore e stazione trasmittente: si cerca il brano voluto, ma invece di scaricarlo lo si ascolta in tempo reale, e dopo quel brano ne viene proposto un'altro in automatico come succede con la radio.
Le conseguenze di questo approccio sono molteplici. La prima, e' che Mercora vuole evitare i problemi legali, accollandosi il costo dei diritti d'autore per lo scambio dei suoi utenti, costi da Radio su Internet e non da venditore di musica.
A me e' capitato, come capita quando si ascolta una radio, scelgo un brano che mi piace, e da li mi affido alle scelte di chi ha quel brano, fino a quando non passa una canzone che non mi piace e mi muovo alla ricerca di un brano interessante.
Se poi l'utente da cui stiamo ascoltando i brani ha i nostri stessi gusti, entra tra i preferiti.

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